Allora il Signore Dio disse al serpente: «Poiché hai fatto questo, maledetto tu fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali selvatici! Sul tuo ventre camminerai e polvere mangerai per tutti i giorni della tua vita. Io però inimicizia fra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa si schiaccerà la testa e tu insidierai il calcagno». (Gen 3,14-15)
Riflessione:
Ave, piena di grazia, il Signore è con te (cf. Lc 1,28) E che cosa potrebbe esserci di più sublime di questa gioia, o Vergine Madre? O che cosa potrebbe esserci di più eccellente di questa grazia che tu hai avuto in sorte da Dio? Il Signore è con te! E chi oserebbe gareggiare con te? Dio viene a te, e chi non ti cederebbe il passo e non ti darebbe anzi di buon grado il primato e la superiorità? Perciò, guardando alle tue eminenti prerogative, più eccellenti di quelle di tutte le creature, gridò anch’io con grandissime lodi: Ave, piena di grazia, il Signore è con te! Veramente «benedetta tu fra le donne», perché hai mutato in benedizione la maledizione di Eva. Infatti hai fatto si che Adamo, che prima giaceva colpito da maledizione, fosse per te benedetto.
Veramente benedetta sei tu fra le donne, perché in grazia tua la benedizione del Padre è brillato agli uomini e li ha liberati dall’antica maledizione.
Ha voluto darci
la vittoria sul nemico.
Ha preso dimora nella Vergine Maria:
l’invisibile diviene visibile nella carne.