C’erano in quella regione alcuni pastori che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore si presentò davanti a loto e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi furono presi da grande spavento, ma l’angelo disse loro «Non temete, ecco vi annunzio una grande gioia, che sarà di tutto il popolo: oggi nella città di Davide è nato il vostro Salvatore, il Cristo, il Signore». (Lc 2,8-11)
In Meditazione
Perché la nascita ricordata con il Natale è un avvenimento così importante? La bella notizia è racchiusa nelle parole degli angeli ai pastori: quel bambino povero, che dorme nella mangiatoia di una squallida stalla, perché non s’era trovato per lui altro posto, è l’unico Salvatore del mondo. È il Messia annunciato dai profeti, il Figlio di Dio venuto a liberarci dalla lebbra del peccato, dalla droga dell’egoismo, dal tunnel buio e dal freddo della morte. Se ci lasciamo raggiungere da questo messaggio, anche noi, come i pastori, venivamo investiti dal canto degli angeli che risuona sotto la volta stellata nella notte santa: «Gloria a Dio nell’Alto dei cieli e pace in terra agli uomini amati dal Signore».
PREGHIERA
Splendore della gloria del Padre, che illumini ogni vivente,
vieni, Signore Gesù
Sapienza della bocca dell’Altissimo
Che tutto disponi con dolcezza,
vieni, Signore Gesù.
O sole di giustizia, che rischiari chi giace nelle tenebre ,
vieni, Signore Gesù.
Pastore del gregge d’Israele, che rimetti gli sbandati sul cammino,
vieni, Signore Gesù.
O giudice d’ogni mortale che condanni e dai la vita,
vieni, Signore Gesù
O chiave di Davide, che ci apri le porte del cielo,
vieni, Signore Gesù.
Emmanuele, nostro Signore e nostra guida,
redentore dai popoli atteso
vieni, Signore Gesù.
Primogenito delle creature e capo del corpo della Chiesa,
vieni, Signore Gesù.
O re delle genti, che riconcili il mondo diviso,
Vieni, Signore Gesù.