CENTENARIO DELLE APPARIZIONI DELL’ANGELO DELLA PACE A FATIMA

Prima che la Madre di Dio apparisse a Fatima per la prima volta ai tre pastorelli: Lucia, Francesco e Giacinta, essi ricevettero tre visiste, provenienti dal Cielo. Per prepararli ad accettare e divulgare il Messaggio di Fatima, la Provvidenza Divina aveva inviato loro nei mesi di settembre e ottobre del 1915 l’Angelo della Pace, per manifesare i disegni di misericordia di Gesù e Maria su di loro.

Fu mentre si rifugiavano per una pioggia sottile a Loca do Cabeço che l’Angelo apparve loro chiaramente per la prima volta. Giunto vicino ai pastorelli, il messaggero celeste disse loro: Non abbiate paura, sono l’Angelo della Pace. Pregate con me. Si inginocchiò e si curvò fino a toccare terra con la fronte. I tre bambini fecero lo stesso e ripeterono le parole che gli sentivano pronunciare: Mio Dio, io credo, adoro, spero e Ti amo. Ti chiedo perdono per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non Ti amano”. Dopo aver recitato questa preghiera tre volte, l’Angelo si alzò e disse loro che pregassero sempre, perché Nostro Signore e la Madonna erano attenti alle loro preghiere. E scomparve.

Alcune settimane dopo, mentre i pastorelli giocavano vicino al pozzo nel cortile della casa di Lucia, l’Angelo li colse nuovamente di sorpresa. Cosa fate? chiese. Pregate, pregate molto! I Cuori di Gesù e Maria hanno per voi disegni di misericordia. Offrite constantemente all’Altissimo preghiere e sacrifici, in atto di riparazione per i peccati con cui Egli è offeso, e di supplica per la conversione dei peccatori. Attirare, così, sulla vostra Patria la pace. Io sono il suo Angelo Custode, l’Angelo del Portogallo. Soprattutto accettate e sopportate con sottomissione la sofferenza che il Signore vi invia”.

Dicendo questo, scomparve. Più tardi, verso ottobre del 1916, di nuovo a Loca do Cabeço, avvenne l’ultima apparizione dell’Angelo. Dopo aver fatto merenda, i bambini si misero a pregare, con il volto a terra, ripetendo la preghiera che avevano imparato da lui. All’improvviso percepirono una luce sconosciuta che brillava sopra di loro. Si alzarono e videro l’Angelo, che teneva nella mano sinistra un calice, sopra il quale, con la destra, teneva un’Ostia. Da questa cadevano alcune gocce di Sangue dentro il calice. Lasciando l’Ostia e il calice sospesi in aria, l’Angelo si mise vicino ai bambini, si curvò anche lui e insegnò loro un’altra preghiera ancora più bella: Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo, Ti adoro profondamente e Ti offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i Tabernacoli della Terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per i meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e per intercessione del Cuore Immacolato di Maria Ti chiedo la conversione dei poveri peccatori”.

Alzandosi, l’Angelo prese in mano l’Ostia e la diede a Lucia e avanzando verso Francesco e Giacinta diede loro da bere dal calice, dicendo: «Prendete e bevete il Corpo e il Sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati! Riparate i loro crimini e consolate il vostro Dio. Poi, si inginocchiò e ripetè la stessa preghiera tre volte: “Santissima Trinità…”. E scomparve.

Non lo avrebbero visto mai più. Però, erano rimasti profondamente impressionati dalle sue parole. A patire da allora, cominciarono a pregare di più e a fare constantemente sacrifici in riparazione a Dio e per la conversione dei peccatori.

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