XXVIII DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO – 15 Ottobre 2017

Dal Vangelo secondo Matteo Mt 22,1-10

In quel tempo, Gesù, riprese a parlare con parabole (ai capi dei sacerdoti  e ai farisei) e disse: “Il regno dei cieli è simile a un re, che fece una festa di nozze per suo figlio. Egli mandò i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non volevano venire. Mandò di nuovo altri servi con quest’ordine: Dite agli invitati: “Ecco, ho preparato il mio pranzo; i miei buoi e gli animali ingrassati sono già uccisi e tutto è pronto; venite alle nozze!”. Ma quelli non se ne curarono e andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari; altri poi presero i suoi servi, li insultarono e li uccisero. Allora il re si indignò: mandò le sue truppe, fece uccidere quegli assasini e diede alle fiamme la loro città. Poi disse ai suoi servi: “La festa di nozze è pronta, ma gli invitati non erano degni, andate ora ai crocicchi delle strade e tutti quelli che troverete, chiamateli alle nozze”. Usciti per le strade, quei servi radunarono tutt quelli che trovarono, cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempì di commensali”.

Gesù non paragona il regno dei cieli a un’assemblea liturgica, a un’immagine che richiama il tempio, ma alla festa più umana, più gioiosa, quella delle nozze, perché il suo è un regno di pace, di pienezza, di felicità. L’annunzio del regno ormai non è soltanto per i predestinati, ma per tutti coloro che sanno accogliere l’imprevedibile e scandalosa gratuità del dono. L’offerta d’amore di Dio, l’invito a partecipare al regno esige la conversione, un cambiamento radicale di mentalità e di vita. Il punto, dunque, è lasciarsi mettere l’abito nuziale, simbolo di una fede autentica, coerente, matura e integrata nella vita della persona, rifuggendo dalla tentazione di indossare abiti nostri, magari apparentemente eleganti, ma non quelli voluti da Dio. L’autenticità della conversione esige imparare a dirsi le vere motivazioni delle proprie scelte. Ammettere il bene dell’uomo significa mettere il bene della persona come valore fondamentale. Il Regno di Dio è un’alternativa per la società, dove al posto dell’accumulare ci sia il condividere, al posto del comandare ci sia il servire. E questo deve essere testimoniato attraverso azioni concrete.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *