L’INGRESSO DI GESÙ A GERUSALEMME

 (Marco 11, 1-10)

Abbiamo troppa familiarità con questo avvenimento che la Chiesa e la liturgia ci fa rivivere all’inizio della settimana santa e che spesso consideriamo solo una festa di cui non ci sono chiari i significati profondi. Il popolo ebreo attendeva il Messia, che doveva essere più potente dei re di questa terra. Gesù sceglie un asino, animale di cui l’uomo si serve per farsi aiutare nei suoi lavori, modesto e senza pretese. Con questo asino Gesù entra a Gerusalemme, il suo potere è il servizio, radicale non vivere per se stesso, ma per il Padre e in  lui, per il mondo, per l’uomo: perché la storia sia liberata da ogni male. Con il dono della sua vita Gesù permetterà che emerga il bene dalla storia umana…nonostante il peccato, l’orgoglio, l’egoismo… D’ora in poi, l’amore sarà il vero potere della storia :quello che la costruisce e quello che la giudica. E il dare la vita una volta per tutte si esprime ogni giorno in uno stile di servizio e di bontà: sono questi gli atteggiamenti per guidare governare la storia, quella grande  dei popoli e quella “piccola” della vita di ciascuno di noi, secondo il cuore di Dio. Le prerogative del Messia sono la mitezza e l’umiltà. “Benedetto colui che viene nel nome del Signore”, gridavano quelli che accompagnavano Gesù. Chi viene con umiltà e mitezza viene nel nome del Signore: chi viene invece con arroganza e violenza viene il nome di se stesso. Benedetto ogni uomo che oggi viene nell’amore, disposto a dare la vita :sono queste persone che oggi continuano a parlare di Gesù e a costruire la storia con la forza che viene da lui. Gesù è il Signore della storia. Lui ha vinto il mondo, a Lui tutto ritornerà. Gesù ritornerà: la storia non avrà sempre lo stesso corso fatto da potenze egoiste, da interessi economici, da guerre crudeli.Gesù ritornerà! È meraviglioso pensare che quel Gesù che ogni cristiano vive come fondamento della vita non è il ricordo di un passato, ma è la certezza di un futuro. Ogni credente è in cammino verso una meta! Siamo tutti sentinelle in attesa di un futuro nuovo e certo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *