LA PASSIONE LA RESURREZIONE – Prima Parte

 (Marco 14-16)

 Spesso ciascuno di noi si fa una domanda: la nostra vita è destinata a finire qui oppure c’è un al di là? in questi decenni abbiamo fatto tutte le prove per cancellare la morte della nostra vita sociale. Essa invece resta viva  a dirci che siamo limitati, vogliamo vivere il tempo come dono… Che cosa c’è dopo questa vita? Siamo destinati a scomparire o la nostra vita da quando è iniziata nelle mani di Dio non finirà mai più? Una visione sicura di futuro non ci cancella il dolore della morte, del distacco, della rottura dei nostri affetti, ma ci apre alla speranza, ci ridà forza nel dolore, che non sarà mai l’ultima parola sulla nostra esistenza come non lo è stata per Gesù. Siamo al momento centrale di tutta la storia raccontataci da  Marco: Gesù si dona, un discepolo lo tradisce, un altro lo rinnega, tutti lo abbandonano e fuggono. Anche noi ci chiediamo come è potuto accadere un fatto simile? Da una parte vediamo Gesù che si espone liberamente alla morte; dall’altra lo vediamo vittima della cattiveria degli avversari, della leggerezza delle folle, dell’incomprensione dei discepoli. Come si mettono insieme in questi eventi la volontà del Padre e la responsabilità degli uomini? in che senso la morte di Gesù è vita e salvezza per noi? la risposta a questi interrogativi ce la consegna l’evangelista Marco. Il centro di tutto il racconto è la caduta del velo che copre il mistero di Gesù. Egli è il Cristo, il Figlio di Dio e come tale lo riconosce anche un pagano, l’ufficiale romano ai piedi della croce; il velo del tempio si squarcia, ormai possiamo entrare in contatto con Dio! La riconciliazione tra Dio e l’umanità si è realizzata. Il Crocifisso è risorto.  A noi il grande insegnamento Gesù: è il Servo venuto per servire e dare la sua vita per amore; è il Risorto che vive e con il suo spirito ci salva dal peccato, dalla morte. È il Vivente, la vita umana pienamente trasformata, la sicura speranza che il nostro corpo risorgerà. I discepoli seguono Gesù fino alla croce. Anche se lo rinnegano possono sempre contare sul suo perdono, non hanno paura dei sacrifici, usano la ragione per accogliere l’incomprensibile!

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