18-25 gennaio preghiamo per l’Unità dei Cristiani
Siamo di fronte a un versetto (Cfr Esodo 15,6) del grande canto di lode a Dio innalzato da Mosè dopo il passaggio del mare e l’uscita dall’Egitto. Il potere del male, per quanto forte possa essere, non può resistere all’intervento del Dio della vita.
La grande lotta intrapresa da Dio per liberare il suo popolo dalla schiavitù egiziana ha il suo culmine in questa azione di forza. Si tratta di una vera e propria azione di forza di Dio, che travolge il potente esercito del faraone. Per due volte nel nostro versetto troviamo il riferimento alla mano di Dio, o meglio alla “destra” di Dio, perché è nella mano destra che si nasconde l’immagine della sua forza,: “Potente e terribile è la tua mano, Signore, la tua destra spezza il nemico” (Es 15,6).
A noi, abituati forse a concepire la salvezza in termini edulcorati, per cui l’amore cristiano è un amalgama di sorrisi e di buone azioni, risulterà piuttosto difficile adattarsi al modo in cui viene descritta la salvezza nel racconto che precede il canto di vittoria del capitolo 15 dell’Esodo.
Ora siamo in un mondo difficile, dove la violenza delle guerre, del terrorismo, della criminalità e l’ingiustizia nei confronti dei poveri segnano la vita di tanti.
Non si può rimanere indifferenti… Soprattutto nelle nostre Chiese dell’Europa occorre risvegliare la coscienza della forza del male e mettersi in ascolto del grido dei poveri e anche del grido di dolore della nostra madre terra, violentata e inquinata dagli interessi di pochi.