Lungo il nostro cammino siamo chiamati a compiere grandi azioni con le piccole cose, a far della vita una perenne comunione con Dio. Così si esprime uno scrittore: “Dio mio, affinchè io arrivi ad amar Te più di ogni cosa, dammi l’occasione ed il coraggio d’amarli ogni giorno più di qualche cosa”.
La vita cristiana si scrive in prosa, non in versi, ed è fatta dalla trama delle azioni quotidiane. Dobbiamo imparare, a comunicar con Dio, sotto qualsiasi specie Egli ci si presenti. Ciò che il Signore mi chiede è di unirmi con Lui, ora per ora, minuto per minuto, e di entrare in ciascun momento nella sua volontà.
Noi tendiamo sempre a vivere in un momento diverso da quello in cui Dio vuole che viviamo. Dio, infatti si compiace di venirci a trovare ”in incognito”, nei momenti in cui meno ce l’aspettiamo… In fondo ad ogni gioia umana, grande o piccola che sia, è nascosto il Signore. Dovunque è un briciolo di cielo, ivi è il Cielo; dovunque è un briciolo di divino, ivi è Dio.
Il credente dialoga con Dio anche nella sofferenza percependo che Lui non ci abbandona mai, anzi ci dice: “Ecco, io sono alla porta e busso”. Invitiamolo ad entrare, offriamogli la nostra vita come una cosa accogliente e lasciamolo metter ordine ad ogni cosa, riservando a lui il posto principale.