Riflessione sul Salmo 13
La composizione è attribuita a Davide e fa parte dei poemi che la tradizione ha collegato al culto liturgico. Il salmo è un grido espresso a Dio da chi si trova in grande pericolo. I tempi di Dio e dell’uomo non coincidono: quello di Dio è eterno, mentre quello dell’uomo è limitato. Alla fine non ci sarà il grido di vittoria dei nemici, ma l’oscurità vinta dalla fonte della luce che è Dio. “Fino a quando” questa formula esprime il desiderio che cessi una situazione di disagio, l’orante pensa che Dio si sia allontanato da lui.
Tanti uomini scoprono l’assenza di Dio nella loro vita quando crollano i piani e gli ideali nei quali avevano posto fiducia. “Fino a quando mi nasconderai il tuo volto”? Il peccato provoca la ribellione del corpo: delibita l’intelligenza; quando diventa abituale ottenebra la coscienza; ferisce la libertà, provoca la morte. Il peccatore sperimenta così profonda divisione nell’animo, tristezza ed angoscia. La tradizione dei Padri identifica il “volto” di Dio con Gesù, poiché chi lo vede, vede il Padre. Il salmista allora chiede a Dio di guardarlo di non rimanere impassibile. L’Antico e il Nuovo Testamento riportano diversi eventi dove lo sguardodi Dio si posa su Anna (1 Sam 1,11;2,1); su Maria (Lc 1,46ss); sul giovane ricco (Mc 10,21) su Zaccheo (Lc 19,5).
“Dio sempre fa brillare i nostri occhi”. Ogni mattina, la luce ci riporta la consapevolezza d’essere vivi. Grazie alla risurrezione di Cristo, la morte finisce di essere un sonno senza fine: “Alla tua, luce, Signore, vediamo la luce” (Salmo 36,10).
Il nemico è il diavolo (Agostino) il salmista considera intollerabile che il diavolo si glori di fronte a Dio (Giovanni Crisostomo). Alla fine del salmo avviene il cambiamento: la pena del cuore si trasforma in gioia. Tutti i salmi manifestano fiducia nel potere e nella misericordia di Dio.
Questo salmo è seguito dal 14, dà la risposta ai nostri interrogativi “Dio è con la stirpe del giusto… egli è il suo rifugio. Venga da Sion la salvezza… Quando il Signore rcondurrà il suo popolo, esulterà Giacobbe e gioirà Israele”.