Amore che mi formasti
a immagine dell’Iddio
che non ha volto,
Amore che sì teneramente
mi ricomponesti dopo la rovina,
Amore, ecco, mi arrendo:
sarò il tuo splendore eterno.
Amore, che mi hai eletto
fin dal giorno che le tue mani
plasmavano il corpo mio,
Amore, celato nell’umana carne,
ora simile a me interamente sei,
Amore, ecco, mi arrendo:
sarò il tuo possesso eterno.
Amore, che al tuo giogo
anima e sensi,
tutto m’hai piegato,
Amore, tu involi
nel gorgo tuo,
il cuore mio non resiste più,
ecco, mi arrendo, Amore:
mia vta ormai eterna.
DAVID MARIA TUROLDO