La Chiesa locale partecipa alla Messa del Crisma
Durante la Messa crismale del Giovedì santo il Vescovo benedice l’olio degli infermi, l’olio dei catecumeni e il crisma. Con l’olio degli infermi si ungono i malati in pericolo di vita, ma in piena coscienza, perché l’olio divenga per loro conforto nel corpo, nell’anima e nello spirito, e siano liberati da ogni malattia, angoscia e dolore.
L’olio dei catecumeni unge coloro che stanno per essere battezzati e su di esso il Vescovo implora: “Concedi energia e vigore ai catecumeni che riceveranno l’unzione”. Tale olio rinvigorisce infatti il battezzando perché nel lavacro battesimale possa lasciare scivolare via il male e quindi assumere gli impegni battesimali.
Il crisma, olio al quale è aggiunto il profumo, è segno sacramentale della sua benedizione, consacra nell’identità cristiana sia nell’unzione post battesimale e in quella nella cresima, sia nella ordinazione presbiterale ed episcopale sia nella dedicazione della Chiesa.
La Messa crismale è, in ogni diocesi, la manifestazione più alta della Chiesa locale poiché in essa si ritrova convocato in assemblea liturgica il popolo profetico, sacerdotale e regale, presieduto dal suo Vescovo, padre e pastore, che dagli oli benedetti e consacrati e quindi dallo Spirito Santo, si è lasciato trasformare facendo risplendere l’immagine di Cristo.
Il Popolo cristiano chiamato all’unica santità, come identificazione a Cristo, realizza questa nella molteplicità delle vocazioni ecclesiali. La rinnovazione delle promesse presbiterali che in questa messa tutti i sacerdoti della diocesi rinnovano, significa che il loro ministero viene dal popolo ed è per il popolo.
RITA DI PASQUALE