La risurrezione trasforma la vita del cristiano. Quanto più ne accettiamo l’oggettiva realtà, tanto maggiore sarà il cambiamento del nostro rapporto con Dio e con i fratelli. Il peccato e la morte non hanno prevalso su Cristo, perché l’uomo Gesù era anche Dio. Quando un giorno vedremo Dio così come Egli è, comprenderemo allora la ricchezza e totalità della vita in se stessa, con tutto il suo splendore. Ci renderemo anche conto che la radice e la perfezione di ogni amore sono in Lui.

Comprenderemo che la vita e l’amore che sono in Gesù Cristo non potevano essere sconfitti. Gesù vuole infatti darci il suo amore, come pure la sua vita. La nuova vita che ciè stata comunicata ha avuro inizio con il Battesimo, l’apostolo Paolo in una sua lettera così scrive: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me” (Gal 2,20).

Gesù non ci lascia da soli, Egli resta con noi, anche se in modo invisibile. Attraverso la fede, riusciamo sempre più a percepire in noi e attorno a noi la sua presenza. Gesù Cristo è vivo! La celebrazione del mistero pasquale: passione, morte e risurrezione del Signore Gesù non è un evento che si rivive una volta all’anno. È invece un eveno concreto che deve toccare la nostra vita sempre, e noi credenti diventare sempre più testimoni di Gesù nella ferialità della nostra vita. Il mondo cambia in modo vertiginoso, a noi ven chiesto di non dimenticare ciò che è eterno e spirituale, una scala di valori e di attegiamenti che rispetti la dignità di ogni persona e si impegni a promuovere una società più a misura d’uomo. Questa forza l’attingiamo dalla fede che ci unisce a Gesù Cristo Risorto e vittorioso. La sua Risurrezione è la base della nostra fede di credenti.