Oggi occorre riconquistare il senso dello stupore mentre cerchiamo di entrare nel mistero di Dio e del suo amore per noi, sia pure in presenza di tutto il sapere che il mondo mette nelle nostre mani.
Ma se non diventiamo umili e piccoli non riusciremo mai a scoprire il mistero di Dio. In ciascuno di noi esiste qualcosa di profondo che ci spinge alla ricerca, anche se tante volte non sappiamo quel che cerchiamo e brancoliamo nel buio! Generalmente cerchiamo gioia, pace, felicità del cuore e questo è l’amore per la luce. Paura del buio e attrattiva della luce sono a fondamento di ogni esperienza umana.
C’è sempre un rischio quello di crederci autosufficienti e pensare che non abbiamo bisogno di Dio, la cui idea appartiene al passato. Anche se oggi le nostre conoscenze sono più vaste e maggiori le nostre possibilità siamo più aperti a capire il senso ultimo della vita umana?
In qualsiasi professione e sentiero della vita dobbiamo riscoprirne il senso. L’uomo infatti non è solo corpo, ma è anche spirito per cui va salvaguardato il rispetto per la vita, e la sua dignità. In breve, avere una visione della vita che riconosciamo vera e accettabile da tutti.
Nella vita pubblica ci stiamo sempre più allontanando da Dio, tuttavia la nostalgia di Dio diventa sempre più intensa nel cuore di tanti uomini e di tante donne.
L’impegno di annunciare il Vangelo ci coinvolge in quanto ci sono tante persone che cercano la strada giusta per trovare la felicità. È importante scoprire che esiste un Dio che li ama e che la loro vita assume valore solo se Dio diventa importante in essa. Oggi la povertà spirituale è più rovinosa di quella materiale. Allora per parlare di Dio, come persone che hanno visto l’invisibile, ci è necessario l’afflato dello Spirito, e questo può concretizzarsi se impariamo a pregare.