CON IL SEGNO DELLA CROCE – Prima Parte

Catechesi sulla Messa

La Messa è composta da due parti che sono la Liturgia della Parola e la Liturgia Eucarstica cos’ strettamente legate da formare un unico atto di culto (SC. N.). Quando il popolo è radunato la celebrazione si apre con i riti introduttivi comprendente l’ingresso del celebrante, il saluto, l’atto peniteziale, il Kirie, il Gloria e l’orazione colletta, la quale raccoglie le preghiere dei popoli e le innalza al Padre.

Lo scopo dei riti introduttivi è far sì che i fedeli riuniti insieme: formino una comunità e si dispongano ad ascoltare con fede la Parola di Dio e a celebrare degnamente l’Eucarestia” (Messale R n. 46).

Quando il sacerdote con gli altri ministri raggiunge il presbiterio bacia  l’altare e poi  lo incensa. Perché? Perché  l’altare è Cristo: è figura di Cristo. Quando noi guardiamo l’altare, guardiamo proprio dovè Cristo. L’altare è Cristo. Segue il segno della Croce che compie il sacerdote e nello stesso tempo tutta l’assemblea consapecoli che la liturgia si compie “nel nome del Padre, e del Figlio e dello Spirito Santo”. Tutta la preghiera si muove nello spazio della Santissima Trinità, spazio di comunione infinita che ha come origine e come fine l’amore di Dio Uno e Trino, manifestato e donato a noi sulla Croce di Cristo. L’Eucarestia scaturisce infatti dal cuore trafitto di Gesù. Segnandoci con il segno della croce, dunque, non solo facciamo memoria del nostro Battesimo, ma affermiamo che la preghiera liturgica è l’incontro con Dio in Cristo Gesù che si è fatto uomo per noi, è morto in croce ed è risorto glorioso.

Con il saluto ed il dialogo tra il sacerdote e l’assemblea stiamo entrando in una “sinfonia” nella quale ci sono varie tonalità di voci, con lo scopo di creare “l’accordo” tra tutti i partecipanti. Il sacerdote invita tutti a riconoscere i propri peccati, perché dinanzi a Dio siamo fragili e deboli, questo è l’atto penitenziale. Non si tratta soltanto di pensare ai peccati commessi ma a riconoscerlo davanti a Dio, alla comunità, ai fratelli con umiltà e sincerità.

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