Quando si parla di scienza, il pensiero corre alla capacità dell’uomo di conoscere sempre meglio la realtà che lo circonda e di scoprire le leggi che regolano la natura e l’universo.

La scienza che viene dallo Spirito Santo, però, non si limita alla conoscenza umana, è un dono speciale che ci porta a cogliere, attraverso il creato, la grandezza e l’amore di Dio e la sua relazione profonda con ogni creatura.

Quando i nostri occhi  sono illuminati dallo Spirito, si aprono alla contemplazione di Dio e ci portano a scoprire come ogni cosa ci parla di lui e del suo amore.

Grande stupore e profondo senso di gratitudine tutto questo deve suscitare in noi.

Il libro della Genesi parlandoci della creazione ci dice come Dio si compiace di quanto aveva fatto per le sue creature.

Il dono della scienza ci fa vedere questa bellezza e ci stimola a  lodare e ringraziare Dio per tutti questi doni …

Agli occhi di Dio noi siamo la realtà più bella, più grande, più buona della creazione, anche gli angeli sono sotto di noi, noi siamo più degli angeli. Il dono della Scienza ci pone in profonda sintonia con il Creatore e ci fa comprendere il compimento del disegno di amore che è impresso in ognuno di noi e ci fa conoscere fratelli e sorelle.

Come Francesco d’Assisi dobbiamo sentire il bisogno della lode e della contemplazione del creato, evitando il rischio di sentirci padroni del creato. Siamo invece chiamati a custodirlo, “perché Dio perdona sempre, noi perdoniamo alcune volte, ma il creato non perdona mai e se tu non lo custodisci lui ti distruggerà”.