Chi si è aperto all’amore di Dio, ha ascoltato la sua voce non può conservare questo dono per sè. Poichè la fede è ascolto e visione essa si trasmette anche come parola e luce.
La fede si trasmette per così dire, nella forma del contatto, da persona a persona, come una fiamma si accende da un’altra fiamma. La trasmissione della fede, che brilla per tutti uomini di tutti i luoghi, passa anche attraverso l’asse del tempo, di generazione in generazione. Poichè la fede nasce da un incontro che accade nella storia essa si deve trasmettere lungo i secoli. Il volto di Gesù arriva a noi, attraverso una catena ininterrotta di testimonianze. La conoscenza di noi stessi è possibile solo quando partecipiamo ad una memoria più grande. Avviene così anche nella fede, che porta a pianezza il modo umano di comprendere. Il passato della fede ci arriva nella memoria di altri, dei testimoni, conservato in quella realtà che è la Chiesa. La Chiesa è una Madre che ci insegna a parlare il linguaggio della fede. Nel suo Vangelo l’apostolo Giovanni ha sottolineato due aspetti la Fede e la memoria guidate dallo Spirito Santo che, come dice Gesù,”vi ricorderà tutto”(Gv 14,26). È impossibile credere da soli. La Fede non è solo una scelta individuale che avviene nell’intimo del credente, un rapporto tra l’ io e il Tu divino. Il nostro credere si esprime come risposta ad un invito, ad una parola ascoltata, non può essere una semplice confessione che nasce dal singolo. Chi riceve la fede scopre che gli spazi del suo “io” si allargano, e si generano in lui nuove relazioni che arricchiscono la vita.