Gesù è l’unica via che conduce a Dio e la risposta all’uomo che anche oggi cerca la verità.
“Io sono la via, la verità e la vita” dice Gesù di se stesso (Gv 14,6°). E questa sua definizione viene subito motivata dalle parole che seguono: “Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me” (GV 14,6b). Gesù è la “via” perché solo mediante la sua parola e la sua persona è possibile avere la piena rivelazione di chi è Dio. La tradizione biblica vedeva nella Legge, nella Sapienza e nella Parola dei Profeti la “via” per conoscere ed entrare in comunione con Dio. Ora invece è Gesù la “via” tracciata per noi per camminare verso Dio e incontrarlo. Gesù è la “verità” non in senso filosofico o intellettuale, come intendiamo noi oggi questo termine. Nel Vangelo secondo Giovanni la “verità” indica la rivelazione che di Dio ci ha fatto conoscere in modo definitivo Gesù: “Dio, nessuno lo ha mai visto: il Figlio unigenito, che è Dio ed è nel seno del Padre, è lui che lo ha rivelato (Gv 1,18). La definizione di Gesù come “vita” è resa visibile da lui quando afferma che la sua persona è offerta “per la vita del mondo” (Gv 6,51) e che la sua vita è un vivere per il Padre (Gv 6,57). Questi tre “titoli” di Gesù hanno ispirato il cammino della Chiesa (pensiamo al magistero dei Papi Leone XIII e San Giovanni Paolo II) e la spiritualità cristiana da Sant’Agostino al Beato Giacomo Alberione (a lui si deve la particolare invocazione a Gesù come “Maestro, Via, Verità e Vita”).