“Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come il Signore tuo Dio ti ha comandato… Ricordati che sei stato schiavo nella terra d’ Egitto e che il Signore tuo Dio ti ha fato uscire di là con mano potente e braccio teso; perciò il Signore tuo Dio , ti ordina di osservare il giorno del sabato” (Dt 5, 12-15)
Mentre nel libro dell’ Esodo il motivo del riposo è la benedizione, nel Deuteronomio, invece, esso commemora la fine della schiavitù. In questo giorno lo schiavo deve riposare così come fa il padrone, per celebrare la memoria della Pasqua di liberazione. C’è una schiavitù che incatena più di una prigione ed è la schiavitù del proprio ego, e il proprio ego ha una statura più alta del proprio corpo. Pensiamo alle passioni: la gola, la lussuria, l’avarizia, l’ ira, l’ invidia, l’accidia, la superbia e così via, rendono schiavi, tiranneggiano e tormentano. Tutti questi vizi, questi peccati ci allontanano dall’ amore e ci rendono incapaci di amare. Siamo schiavi di noi stessi e non riusciamo ad amare. L’ amore vero distacca dal possesso, ricostruisce le relazioni, sa accogliere e valorizzare il prossimo, rende capaci di comunione. Rende liberi, e questa è la libertà che riceviamo dal nostro redentore, il nostro Signore Gesù Cristo.