“Tu ami tutte le cose che esistono e non provi disgusto per nessuna delle cose che hai creato; se avessi odiato qualcosa, non l’ avresti neppure formata…Tu sei indulgente con tutte le cose perché sono tue, Signore, amante della vita” (Sap 11, 24-26).
Fin dal quarto comandamento siamo nella seconda parte del Decalogo, quella che riguarda i rapporti con il prossimo e questo comandamento si erge come una muraglia a difesa del valore basilare dei rapporti umani: Il valore della VITA. Per questo, Non uccidere! Tutto il male operato nel mondo si riassume in questo: il disprezzo della vita! La guerra, la violenza, lo spregio, che spinge a scartare e ad emarginare, l’ aborto sono espressione di questo profondo disprezzo della vita. Tutto questo, spesso nasce dalla paura, il rifiuto del diverso è prodotto dalla paura, un bambino non desiderato incute paura per le responsabilità che non si vogliono affrontare; un anziano o un disabile che contrastano con i modelli di edonismo, inducono al disprezzo e allo scarto. In realtà colui o colei che si presenta come un problema, in realtà è un dono di Dio che può tirarmi fuori dall’egocentrismo e farmi crescere nell’ amore, mi indica la via per salvarmi da un’ esistenza ripiegata su se stessa e scoprire la gioia dell’ amore. Il segreto della vita ci è rivelato da come l’ ha trattata il figlio di Dio che ha assunto su di sé la condizione umana fino ad accettare, sulla croce, il rifiuto, la debolezza, la povertà, il dolore. In ogni bambino malato, in ogni anziano debole, in ogni migrante disperato, in ogni vita fragile e minacciata, Cristo sta cercando il nostro cuore per dischiuderci la gioia dell’ amore. Nessuno misuri la vita secondo gli inganni di questo mondo, ma ognuno accolga se stesso e gli altri in nome del Padre che ci ha creati, Lui è amante della vita.