IL ROSARIO E IL MESSAGGIO DI FATIMA – Seconda Parte

Il 13 maggio del 1917 i tre bambini, Lucia di dieci anni, con i due cuginetti Francisco di nove e Jacinta di sette, stanno giocando nel pomeriggio, mentre il loro gregge pascola nel campo chiamato Cova da IRIA. All’mprovvso sono sorpresi da una forte luce. Da subito pensano che si tratti di un lampo e, per quanto il cielo sia sereno, in fretta radunano il gregge per tornare a casa prima della tempesta. Un altro bagliore e, poco oltre a metà della costa, si fermano, sorpresi nel vedere su un piccolo leccio “una bella signora di luce”, che invita i bambini a non avere paura. Cedo la parola a suor Lucia: «Rotto il silenzio e incoraggiata dalla fiducia che la dolce Signora ispirava, le chiesi: “Di dove siete?”. “Sono del Cielo” mi rispose. “E che cosa volete da me?” domandai. E rispose: “Sono venuta a chiedervi di tornare qui per sei mesi di seguito, il giorno 13 alla stessa ora, poi vi dirò chi sono e cosa voglio. Poi tornerò qui una settima volta”. Mentre ascoltavo questa risposta , il pensiero che stessi parlando con qualcuno venuto dal cielo ,m’incoraggiò e le chiesi se anche a me sarebbe stata concessa la fortuna di andare in Cielo., al che la Signora rispose: “Si, ci andrai”. “E Jacinta?” domandai. “Anche lei, rispose. “E Francisco” insistetti. “Anche lui, ma dovrà recitare molti rosari, rispose. Poi, Nostra Signora rivolse agli umili bambini questa domanda : “Volete offrirvi a Dio per sopportare tutte le sofferenze che Egli vorrà inviarvi, in atto di riparazione dei peccati con i quali viene offeso e di supplica per la conversione dei peccatori?” Al che risposi a nome dei tre: “Si, lo vogliamo!”. Nostra Singora conclude il suo messaggio dicendo: “Recitate il rosario tutti i giorni, per ottenere la pace per il mondo e la fine della guerra”». Questo è il “Messaggio” della prima delle sei apparizioni che si susseguiranno da maggio a ottobre e in ognuna delle quali la Madonna continuerà ad esprimere  i suoi desideri. Il 13 luglio 1917, dopo aver mostrato ai tre pastorelli l’inferno, la Signora affida loro un messaggio che dovranno tenere segreto fino al tempo stabilito. Le apparizioni hanno fine il 13 ottobre con la spettacolare “danza del sole”, osservata anche a molta distanza. Per ben tre volte, a partire dal 30 ottobre 1950, ne sarà gratificato anche Pio XII, in coincidenza con la definizione del dogma dell’Assunzione in cielo di Maria. 

Il 13 giugno 1929, sotto il pontificato di Pio XI, Gesù appare a Suor Lucia nella cappella della casa religiosa di Tuy e le chiede di far “conoscere alla santa Chiesa il desiderio della consacrazione della Russia e la sua promessa di convertirla”. Questo avverrà, ma solo dopo molti anni, quando le numerose apparizioni erano state nel frattempo dichiarate autentiche dal Vescovo di Leiria. I pontefici, pur trattandosi di rivelazioni private, riconoscono il grande valore evangelico del messaggio e l’accorato appello della Vergine: “Non offendete più Dio Nostro Signore, che è già molto offeso” (13 ottobre 1917).

Giovanni Paolo II, il 13 maggio del 1982, pellegrino a Fatima dopo l’attentato in Piazza San Pietro, affermò: “Se la Chiesa ha accolto il messaggio di Fatima è soprattutto perché esso contiene una verità e una chiamata che nel loro fondamentale contenuto sono le verità e la chiamata del Vangelo stesso”. Nella spiritualità di Fatima, oltre all’appello alla preghiera, alla penitenza, alla partecipazione all’Eucarestia, alla devozione verso il Cuore Immacolato di Maria, emerge anche la recita quotidiana del santo Rosario. La Madonna le chiede con insistenza già al piccolo Francesco, e Suor Lucia commenta: “Credo che questa raccomandazione fatta a Francisco sia per tutti noi. Non che per andare in cielo sia condizione indispensabile quella di recitare molti rosari nel senso stretto della parola, ma pregare molto si”. Ora, stando alle sofferenze e violenze efferate che oggi affliggono il mondo, all’offuscamento dei valori universali, ad un’antropologia senza Dio, papa Francesco ha dovuto ammettere che è in atto una terza guerra mondiale, seppure “a pezzi”: “Il livello di crudeltà dell’umanità, in questo momento fa piuttosto spaventare” (18 agosto 2016). 

È quindi più che mai giunto il momento di riconsacrare il mondo al Cuore Immacolato di Maria, intensificare la preghiera, fare più penitenza, se non vogliamo che il mondo finisca in un rogo universale. A questo risveglio spirituale è legata la promessa: “Il mio Cuore Immacolato trionferà!”. Il Maligno sarà certamente sconfitto, la sua testa sarà schiacciata dal calcagno di Maria la Donna vincerà. Ma quando? E come? Sant’Agostino direbbe: “Chi ti ha creato senza di te non può salvarti senza di te”. Il Rosario è il mezzo iù semplice ed efficace per ottenere da Dio la sua misericordia, la salvezza dell’anima, la conversione dei peccatori, la pace nelle famiglie e nel mondo.

Nella lettera apostolica Rosarium Virginis Mariae, San Giovanni Paolo II scrive: “Il Rosario nella sua semplicità e profondità rimane, anche in questo terzo Millennio appena iniziato, una preghiera di grande significato, destinata a portare frutti di santità. Con esso il popolo cristiano si mette alla scuola di Maria, per lasciarsi introdurre alla contemplazione della bellezza del volto di Cristo e all’esperienza della profondità del suo amore. 

Mediante il Rosario, il credente attinge abbondanza di grazia, quasi ricevendola dalle mani stesse della Madre del Redentore”. Appena eletto, Papa, egli confessò pubblicamente: “Il Rosario è la mia preghiera prediletta”. 

A.M. CAREGGIO

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