“NON UCCIDERE” SECONDO GESÙ

In quel tempo Gesù disse: Avete inteso che fu detto agli antichi, non uccidere. Ma io vi dico: chiunque si adira col proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio, chi poi gli dice stupido o pazzo, sarà sottoposto al fuoco della geenna……” (Mt 5, 21-24) Agli occhi di Dio la vita umana è preziosa, sacra e inviolabile. Nel Vangelo di Matteo Gesù afferma che anche l’ ira contro un fratello è una forma di omicidio e, nella stessa logica aggiunge che anche l’ insulto e il disprezzo possono uccidere, perché il disprezzo uccide la dignità della persona. L’ uomo possiede un io recondito non meno importante del suo essere fisico. Infatti per offendere l’ innocenza di un bambino basta una frase inopportuna, per ferire una donna basta un gesto di freddezza, per spezzare il cuore di un giovane è sufficiente negargli la fiducia e per annientare un uomo basta ignorarlo.  L’ indifferenza uccide. Non amare è il primo passo per uccidere, e non uccidere è il primo passo per amare. Quindi se uccidere significa distruggere, sopprimere, eliminare qualcuno, non uccidere vorrà dire curare, valorizzare, includere e anche perdonare. Non fare il male è cosa buona, ma non fare il bene non è buono. Dobbiamo sempre fare il bene, Dio ci chiede di andare oltre: non basta perciò non uccidere, non odiare, ciò che Dio ci chiede è FARE IL BENE.

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