ANGELO DEL SIGNORE – ANGELUS DOMINI – Prima Parte

Personaggi del Nuovo Testamento

“L’Angelo del Signore portò l’annuncio a Maria”: questo è l’inizio della nota preghiera dell’Angelus. Essa si riferisce naturalmente agli eventi narrati nel Vangelo di Luca (1,26-38) quando l’angelo Gabriele viene mandato da Dio nella città di Nazaret ad annunciare a Maria che concepirà un Figlio. Lo stesso angelo, sei mesi prima, aveva già annunciato a Zaccaria la nascita di Giovanni (1,5-25). Altri angeli sono citati in molti altri passi dell’Antico e del Nuovo Testamento. Ma chi sono questi messaggeri di Dio?

Gli Angeli nell’Antico e nel Nuovo Testamento

Alcuni angeli sono presenti già nell’Antico Testamento, a partire dal libro della Genesi (19,1; 28,12 32,2). Non sempre vengono esplicitamente chiamati “angeli”, ma per le loro sembianze umane e per il loro aspetto, vengono invece caratterizzati come “uomini” (Gen 18,2; 19,10.12). Un altro modo in cui li chiama l’Antico Testamento è “esercito”. Gli angeli formano un esercito, un “esercito di Dio”, e a volte Dio viene chiamato proprio “Jahvè degli eserciti” o “Re degli eserciti”, riferendosi agli angeli (vedi per esempio 1Re 22,19; 1Sam 1,3.11; Amos 3,13; 6,14). Gli angeli, nell’Antico Testamento, sono sempre con Dio in cielo, sono praticamente la sua corte (1Re 22,19), ma hanno anche la possibilità di venire sulla terra. Nel corso dei secoli in cui si formò l’Antico Testamento, gli angeli divennero man mano più importanti e, in alcuni suoi testi, vengono anche chiamati “figli di Dio” (Giobbe 1,6; 2,1 ecc.). Con questo si voleva esprimere soprattutto la loro vicinanza a Dio. Quando Dio nella concezione del popolo di Israele si fece più trascendente, questo favorì gli angeli: infatti, non né più Dio che parla direttamente ai profeti, ma è un angelo che porta il messaggio divino. Troviamo questi intermediari soprattutto nei testi più tardivi (per esempio, Zac 1,8-14). È sempre nell’ambito del Giudaismo che l’angelo riceve un corpo, quando deve presentarsi agli uomini, altrimenti l’angelo non sarebbe percepibile con i sensi. Gli angeli possono mostrarsi agli uomini con messaggi divini positivi o negativi, e portano a loro volta le preghiere degli uomini a Dio. È sempre di quest’ambito culturale la convinzione che ogni uomo ha un angelo posto da Dio al suo fianco. Anche i nomi, tra cui Michele, Gabriele, Raffaele, li dobbiamo alla cultura tardo-giudaica, che conosce molti altri nomi, gruppi di angeli, potenze e troni, e varie vicissitudini in cui sono coinvolti o protagonisti gli angeli. Al tempo di Gesù, i Sadducei negavano tutte queste idee, mentre i farisei le permettevano senza dare loro troppo peso. Nel Nuovo Testamento, soprattutto nei Vangeli, molti elementi riguardanti gli angeli vengono ripresi, ma con saggio contegno, non ci sono né esagerazioni, né sembra che l’angelo prenda il posto di Dio; gli angeli sono messaggeri di Dio (Mt 1,20; 2,13.19; Lc 1,11.26; 2.9; At 8,26; 10,3; ecc.); appaiono in sogno, ma anche a persone deste e vigili, nelle sembianze di giovani uomini vestiti di bianco (Mc 16,5; Mt 28,3, ecc.), ma sono sempre al servizio di Dio, al centro non ci sono loro, ma Dio. Nella seconda venuta di Cristo, nel giudizio universale, gli angeli circondando Cristo (Mt 16,27). Ma la figura dell’angelo sembra quasi superflua, mentre l’attenzione del lettore è sempre indirizzata sul messaggio, sulla persona che lo riceve, e soprattutto su Dio, non però sull’essere spirituale che sta presso il Signore e porta il messaggio. Nelle lettere neotestamentarie troviamo varie volte degli angeli, menzionati esplicitamente oppure come parte della creazione “invisibile”. Nella lettera ai Colossesi questo mondo invisibile è creato da Cristo (1,16), ed è redento, come tutti gli esseri viventi, da Dio (Col 1,20).

In modo più esplicito, si parla degli angeli nell’Apocalisse di Giovanni. Essi agiscono per conto di Dio. È un angelo che, nel primo versetto dell’ultimo libro della Bibbia, dà al profeta la Rivelazione, e sono loro, gli angeli, a volte anche chiamati spiriti, che nel libro vengono spesso nominati. Anche qui il loro ruolo è quello di messaggeri di Dio.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *