MARIA RICONOSCE LA GRANDEZZA DI DIO.
“Nell’odierna festa la liturgia ci fa ascoltare il brano del Vangelo di Luca, che racconta il viaggio di Maria da Nazareth alla casa dell’anziana cugina Elisabetta. Prima di preoccuparsi di se stessa, Maria pensa all’anziana Elisabetta, che ha saputo essere in gravidanza avanzata e , spinta dal mistero di amore che ha appena accolto in se stessa, si mette in camino “in fretta” per andare a portarle il suo aiuto. Quando giunge alla casa di Elisabetta, questa, illuminata dall’Alto, esclama: “Benedetta tu fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo” (Lc 1,42). E Maria ancora una volta ci stupisce; il suo cuore è limpido, totalmente aperto alla luce di Dio. Le parole di Elisabetta accendono nel suo spirito un cantico di lode, che è un’autentica e profonda lettura “teologica” della storia: una lettura che noi dobbiamo continuamente imparare da Colei la cui fede è senza ombre e senza incrinature. “L’anima mia magnifica il Signore”. Maria riconosce la grandezza di Dio. Questo è il primo indispensabile sentimento della fede; il sentimento che dà sicurezza all’umana creatura e la libera della paura, pur in mezzo alle bufere della storia” (Cfr. Benedetto XVI, Parola a conclusione del mese mariano, 31 maggio 2008).