Gesù è il nostro fratello che ci conosce profondamente. Scrive così Giovanni Papini: “Tu sai, Cristo, tu che sei stato in mezzo a noi, qual è il fondo della nostra natura sciagurata. Tu sai quanto sia grande, proprio in questo tempo, il bisogno del tuo sguardo. Tu solo, in questa natura soffocata dall’odio, dominata dell’edonismo, affamata di denaro, disorientata dai fondamentalismi religiosi, tu solo riesci a vedere il nostro grande bisogno di giustizia, la nostra fame di verità, l’insopprimibile speranza della pace che ci consenta di contemplarti, faccia a faccia, cosi come tu sei. Come i tre apostoli sul monte Tabor ci mancano gli occhi di Dio per inneggiare al mattino alla gloria di Dio e a sera ringraziarlo. Gli occhi di Dio per contemplare il creato, per scorgere la vita che fluisce per le strade del mondo… perché Dio ama tutti, li rispetta nella loro libertà…