Solitudine

Solitudine,

     creatura aspra e soave

     che intessi la trama dei giorni

     nel silenzio d’un esilio colmo di desolazione

trasfigurati

     da deserto in giardino

     popolato da quelle presenze con cui

     il passato con i suoi echi

       il presente con i suoi canti

         il futuro con i suoi presentimenti

arricchiscono il mistero

dell’intimità del cuore.

E la creatura,

     discarcerata,

     spezza i vincoli con la fragilità del tempo

     e si libra nell’estasi

     per assaporare le limpide acque

     della suo sorgente:

     l’Eterno.

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